L’oggetto della nostra guida di oggi è un modello proveniente da un marchio che ha fatto la storia della cronografia di lusso. Ci stiamo, ovviamente, riferendo a Rolex e, nella fattispecie, al mitico Daytona. Parliamo di una linea straordinaria, dal design intramontabile, comparsa al polso di star del cinema e grandi protagonisti del jet-set internazionale. Nel corso degli anni, il Daytona non ha mai perso smalto, venendo presentato in restyling sempre attuali, eleganti, dall’anima sportiva.
Daytona nacque nel 1963 e, da allora, non è mai uscito fuori produzione. Stiamo parlando, del resto, di una vera icona. Il Cosmograph Rolex Daytona è una vera leggenda, in grado di ispirare intere generazioni di appassionati di orologi. Questo specifico cronografo venne progettato ed introdotto, inizialmente, per il motorsport. Non a caso, la sua introduzione seguì la sponsorizzazione di Rolex della 24 ore di Daytona. Stiamo parlando di una gara di endurance nata nel 1962, oggi conosciuta come Rolex 24, seguita da migliaia di appassionati.
È chiaro come, per superare la prova del tempo e rispondere alle esigenze dei clienti contemporanei, Rolex abbia deciso di rivedere ed evolvere, seppur in maniera molto sottile, le funzionalità del Daytona. Ciò nonostante, le estetiche sono rimaste sempre coerenti al design iniziale, a tutt’oggi straordinariamente convincente. Come già precedentemente accennato, del resto, il Daytona ha uno stile senza tempo, grazie a proporzioni sobrie e perfette e alla sua semplicità sportiva.
Grazie a star del cinema come Paul Newman, poi, che ha reso il Daytona un vero e proprio marchio di fabbrica per sé stesso, Rolex ha avuto modo di presentare il modello come un prodotto di punta della sua eclettica linea, grazie a serie limitate di grande spicco, come quella dedicata proprio al mitico attore e strategie di marketing legate al mondo dello schermo d’argento rimaste impresse nell’immaginario collettivo. Scopriamo, dunque, i modelli di Daytona più iconici provenienti dagli anni ’80 e ’90 e i restyling più significativi.
La formidabile storia del Rolex Daytona
Daytona è una linea di Rolex da cui sono partiti diversi modelli dal successo straordinario. Sebbene i modelli più famosi ed iconici di Rolex Daytona affondino le radici negli anni ’60 del XX Secolo, va detto che la storia del Daytona sia iniziata qualche tempo prima, alla fine degli anni Cinquanta nella fattispecie, per poi espandersi, come detto, fino ai giorni nostri. Il primo modello Rolex a presentare la dicitura Daytona nel modello fu l’International Speedway, uscito nel 1959. Si tratta di un cronografo dal quadrante di dimensioni considerevoli, il cui successo, venne decretato dall’anello di velocità e dalla forma, decisamente peculiare.
In ogni caso, i primi Daytona non ebbero il successo sperato o, quantomeno, non riscontrarono la mole straordinaria di consensi che contraddistinse le linee successive. I modelli in oggetto, infatti, venivano considerati troppo ingombranti e poco pratici, senza tener conto dell’innovativo sistema di scelta tra carica manuale e automatica che offrivano: una grossa novità per il mercato di riferimento. I Cosmograph, poi, divennero i graditi omaggi per i migliori piloti in gara sul tracciato Daytona. La brillante storia del cronografo, infatti, partì proprio da lì.
Rolex Daytona: le versioni degli anni ’80 e i più recenti restyling
I modelli di più grande successo di Rolex iniziarono a uscire dagli anni ’60, con il 6238, ad esempio, che vanta un quadrante più piccolo. Il 6239 e il 6241 si rivelano ancor più esclusivi, con pietre preziose ed il sistema anti shock. Anche dal punto di vista tecnico e funzionale i Daytona presentavano non poche novità, come il calibro 722, la sigla Oyster, il serraggio a vite per il pulsante e le 200 unità per ora con scala tachimetrica.
Le innovazioni più significative tra i vari decenni a cavallo del secolo scorso si sono riscontrate negli anni ’80, quando, nel 1988, il Daytona passò alla carica automatica. Il calibro scelto fu il 4030, proveniente dal movimento cronografico automatico El Primero di Zenith. Il Daytona del 1988 segnò l’effettiva rinascita di questo modello di cronografo, presentando il movimento migliore per quegli anni, con 28.800 alternanze per ora.
La carica automatica Perpetual fu ciò che spinse maggiormente questo cronografo verso il successo. L’organo con bilanciere a inerzia variabile, insieme ai dadi di regolazione Microstelle e alla spirale a curva Breuget furono ciò che definì il successo della tecnica in oggetto. Nei restyling più recenti, provenienti dagli anni 2000, poi, il movimento passo al 4130 creato da Rolex per non rivolgersi a fornitori terzi e per evitare contraffazioni.
I nuovi cronografi Daytona presentano calibri ad innesto assiale, in grado di muovere la lancetta centrale con un modulo impostato da Rolex, ma sostituibile in caso di guasto. Il nome Daytona compare sul quadrante, mentre negli anni 2010, il brand ha presentato le versioni con lunetta in ceramica e zaffiri e quelle completamente in acciaio, tra le altre.
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