Storia e curiosità del Rolex Milgauss

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Venne ribattezzato l’orologio dello scienziato e probabilmente mai soprannome fu più azzeccato per descrivere questo meraviglioso orologio. Stiamo parlando del Rolex Milgauss, un cronometro che venne realizzato a poco più di metà del secolo scorso, per la precisione nel 1956.

Un prodotto ideato e sviluppato proprio per soddisfare le esigenze di scienziati e di quanti lavoravano in laboratorio, la cui unica necessità era quella di conoscere l’ora con la massima precisione anche nel momento in cui sono direttamente a contatto con degli strumenti e dei macchinari che sono responsabili dell’emissione di campi magnetici particolarmente intensi e forti.

Il Milgauss, quindi, venne ribattezzato da quel momento come “l’orologio dello scienziato” e rientrava in una più ampia gamma di cronometri che vennero realizzati appositamente con un obiettivo specialistico e professionale. Interessante notare come venne svelato praticamente poco dopo aver tolto i veli al modello GMT-Master. Basti pensare, infatti, come la registrazione di quest’ultimo avvenne nel mese di aprile del 1955. Tra l’altro, qualche anno dopo il Milgauss, ci fu la presentazione anche di un altro modello passato alla storia, ovvero il Cosmograph Daytona, che venne chiamato anche “l’orologio del pilota”.

Le caratteristiche del Rolex Milgauss

La principale particolarità di questo orologio deriva dal fatto che venne prodotto esclusivamente in acciaio. Per questo motivo è in grado di sopportare dei campi magnetici anche particolarmente elevati, che si spingono fino a 1000 Gauss. È proprio racchiusa in questo aspetto l’origine della sua denominazione. Mil, infatti, è stato ripreso dalla parole mille, che in francese indica proprio il numero 1000, mentre Gauss è proprio l’unità di misura relativa a un campo magnetico. In quest’ultimo caso, è facile notare come sia stato ripreso il nome di un ben noto fisico e matematico di origini tedesche, ovvero Friedrich Gauss.

Il CERN

In tanti si potrebbero chiedere il motivo per cui si parla così tanto di questo orologio legato al CERN. Ebbene, il Centro di Ricerche Nucleari, che ha sede a Ginevra, rappresenta come ben sappiamo il più importante e rispettato laboratorio di fisica nucleare in tutto il mondo, ed è stato anche teatro proprio dei primi esperimenti che Rolex fece proprio per accertare e verificare le proprietà antimagnetiche del Milgauss. Insomma, l’obiettivo era quello di certificare che questo modello fosse in grado di resistere anche con dei campi magnetici nelle vicinanze pari a 1000 Gauss.

Il primo modello, la referenza 6543

Per gli amanti della storia degli orologi, è interessante mettere come il primo modello di Milgauss mai realizzato, ovvero quello individuato con la referenza 6543, si caratterizzava per garantire un isolamento magnetico importante per merito della presenza di un apposito fondello a vite, che aveva uno spessore, ma anche un peso di tutto rispetto, circondato da un anello realizzato in ferro dolce. Infine, la scritta Milgauss che era presente sul quadrante, veniva realizzata con un tipico colore rosso.

 

Rolex Milgauss Referenza 6543

Rolex Milgauss Referenza 6543

 

La referenza 6541

Passò poco tempo dall’uscita della referenza 6543 al lancio della referenza 6541. In questa seconda versione le principali novità erano rappresentate dalla lancetta dei secondi, che prima si muoveva in una posizione dritta e poi a “saetta”, ma anche dal fatto che la resistenza ai campi magnetici era assicurata mediante uno specifico trattamento antimagnetico legato al meccanismo dell’orologio, ma anche per via dell’installazione di un altro fondello che si trovava all’interno e che era realizzato completamente in metallo, che invece non era conduttore del magnetismo. Interessante, infine, mettere in evidenza come sia la referenza 6543 che la 6541 potevano contare su un calibro 1080.

 

Rolex Milgauss Referenza 6541

Rolex Milgauss Referenza 6541

 

La referenza 1019

Nel corso dei primi anni Ottanta, ecco che Rolex decise di lanciare la nuova referenza 1019. In questo caso, c’è da notare come le caratteristiche erano piuttosto differenti rispetto ai due modelli lanciati più di vent’anni prima. Infatti, in questa nuova versione non c’è più la lancetta a saetta e si punta anche su una lunetta liscia, sostituendo quella nera girevole. Questa referenza può contare su un calibro 1580, con dei quadranti che venivano realizzati con un elegante colore argento oppure anche in nero. Questo modello è rimasto in produzione fino al 1990.

 

Rolex Milgauss Referenza 1019

Rolex Milgauss Referenza 1019

 

Correva l’anno 2007 quando, alla Fiera di Basilea, Rolex toglie i veli a una nuova referenza, ovvero la 116400. Chiara la volontà di rinnovare questo modello: in questo caso, infatti, si punta su un diametro da 40 mm, resistenza all’acqua assicurata fino a 100 metri di immersione, la presenza del calibro 3131, ma anche la bellissima spirale PARACHROM, sempre creata e prodotta da Rolex. Da rimarcare anche la presenza di uno scappamento con apposita ancora creata sempre con un materiale antimagnetico. Una versione che venne proposta sul mercato sia con il quadrante di colore bianco che con un quadrante nero. Molto interessante la scelta di optare per un bracciale Oyster, ma anche per una chiusura “Oystercclasp”, oltre che un’apposita estensione “Easylink”, che aveva la funzione di incrementarne la praticità e la comodità.

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